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La crisi dei microchip nel settore automotive

La crisi del microchip e il settore auto in Italia

Durante gli ultimi due anni, il settore automotive italiano è cambiato drasticamente.

I suoi introiti sono diminuiti notevolmente, anche per colpa della crisi scaturita dalla situazione sanitaria. È dunque naturale domandarsi qual è il futuro di questo settore così importante, non solo per l’economia, ma anche per le aziende e i cittadini stessi.

In Italia, durante il mese di ottobre sono stati immatricolati 101.015 veicoli, tra auto e veicoli commerciali, il 35,7% in meno rispetto al mese di ottobre dell’anno scorso (2020).

Responsabile di questa significativa e pesante contrazione del mercato delle autovetture del nostro Paese, è stata principalmente la crisi che ha colpito le forniture dei microchip e dei relativi semiconduttori.

Questa situazione particolare inoltre non sembra destinata a concludersi in tempi brevi e, se a dicembre si verificasse un calo, come avvenuto ad ottobre, il mercato automobilistico in Italia chiuderebbe il 2021 con un numero stimato di immatricolazioni pari a circa 1’432’000 unità. Si tratta del 23,5% in meno rispetto al 2019, anno precedente alla pandemia di Covid-19.

Un’indagine condotta dal CSP (acronimo di “Centro Studi Promotor”) inoltre fa emergere che una quota pari alla quasi totalità delle concessionarie afferma che le sue giacenze di veicoli non sono sufficienti per coprire la domanda del mercato.

Inoltre, un’ampia fetta dei venditori, circa l’80%, è convinta di ulteriori risultati negativi sulle vendite future. Questo porta ad un rincaro sui prezzi di vendita, che crescono di oltre il 50% nelle concessionarie.

Le mancate forniture di automobili e veicoli commerciali nuovi, hanno inoltre avuto un forte impatto sulla richiesta di veicoli usati: se si analizza la curva del mercato automobilistico dell’usato, possiamo notare un andamento decisamente positivo.

D’altronde perché aspettare mesi e mesi per un veicolo nuovo, quando si può avere in tempi brevi uno altrettanto efficiente, anche se usato?

Il noleggio come soluzione temporanea

In questo contesto tutt’altro che favorevole, possono inserirsi situazioni di vera difficoltà. Ad esempio, determinati tipi di lavori richiedono l’utilizzo di veicoli commerciali, e il lavoratore che in questo momento storico si trova nella necessità di dover sostituire il suo, rischia di dover aspettare ben oltre a quanto sarebbe ragionevole.

Lo stesso discorso vale per tutti i privati che hanno bisogno di sostituire la loro vecchia auto o moto, oppure che necessitano di acquistarne una aggiuntiva per la loro famiglia.

La crisi del microchip ha infatti determinato un aumento dei prezzi a fronte di una scarsa possibilità di scelta tra le vetture immediatamente disponibili nelle concessionarie. Per questo motivo, molte persone potrebbero dover attendere a lungo l’arrivo del loro veicolo a causa degli ormai diffusi ritardi nelle consegne. Ma non tutti possono permettersi di temporeggiare, specialmente gli imprenditori e le aziende.

Esiste però un’altra soluzione temporanea che possa aiutarli ad ovviare a questo problema: il noleggio a breve termine.

Burgio Rent Solutions offre a privati e aziende la soluzione di mobilità che cercano: in attesa che arrivi il loro nuovo veicolo, potranno rivolgersi a noi per sceglierne uno che temporaneamente lo sostituisca e li accompagni nello svolgimento delle loro attività, oppure, in attesa del nuovo veicolo, potranno ripiegare sull’acquisto di un veicolo usato.

Burgio Rent Solutions infatti offre anche un’ampia scelta di veicoli di seconda mano in ottimo stato, con un servizio completo e professionale che li accompagnerà dalla scelta del mezzo fino alla conclusione del periodo di noleggio o dopo l’acquisto.

Postato il 20 dicembre

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